Decluttering, letteralmente significa “rimuovere oggetti non necessari”, sgombrare, riordinare per guadagnare nuovo spazio.
Decluttering, questo termine, fino ad un anno fa non lo conoscevo. Non immaginavo che mi avrebbe cambiato la vita, soprattutto non sapevo che me l’avrebbe resa più semplice, più serena e più libera.
Fin da piccola ho sempre avuto la mania di tenere tutto, ma proprio tutto.
Nei cambi di stagione mi ripromettevo sempre che avrei tolto qualcosa dal mio guardaroba, così pieno di cose, che non mettevo più da molto tempo.
Ogni volta però, con il capo in mano, proprio nel momento di metterlo nel busta destinata alle “Donazioni di aiuti umanitari”, mi passavano per la testa mille pensieri, mille scuse, mille giustificazioni, mille idee di riutilizzo. E così finivo con il lasciare tutto al suo posto.
Chissà quanti di voi si saranno rivisti in questa situazione.
Non riuscivo a disfarmi di nulla. Di fronte ad ogni oggetto pensavo che mi sarebbe potuto servire, che magari un giorno avrei potuto riutilizzarlo, e che mi sarei pentita se lo avessi buttato via.
La stessa cosa con gli oggetti casalinghi. Scorte di biancheria per la casa, sempre per via del “potrebbe servirmi”, per gli ospiti, per tutti i giorni, per i viaggi.
Le cose che non usavo più le destinavo sempre in posizioni scomode, così fuori portata che inevitabilmente rimanevano lì ad affrontare un altro ciclo di abbandono.
Passavo gran parte del mio tempo a riordinare casa, privandolo alle mie passioni, ma soprattutto alle persone che realmente mi rendevano felice.
Per non parlare dello stato di tensione e nervosismo che avevo ogni qualvolta mi trovavo di fronte a innumerevoli oggetti fuori posto.
Così come dovremmo lasciar andare gli eventi che non possiamo controllare, oggi credo sia importante lasciar andar le cose, lasciar andare quelle che non servono, che rimangono lì inutilizzate, che non hanno più una funzione o un valore per noi e per la nostra vita.
Ed è a partire da questo pensiero che ho iniziato ad eliminare ogni giorno un oggetto, buttandolo, riciclandolo o regalandolo. Ho scoperto così la gioia del dono, dello scambio e della libertà.
Questo è stato il mio primo passo verso questa nuova filosofia di vita: togliere il superfluo, orientarsi all’essenziale, per godere di più ciò che rimane.
Per riuscire ad eliminare quotidianamente degli oggetti, ho seguito determinate regole, che mi hanno aiutato molto a lasciarli andare:
- Oggetti non utilizzati da più di 2 anni;
- Oggetti nascosti o riposti in soffitta;
- Oggetti che possono servire ad altre persone e, quindi, avere una nuova vita;
- Oggetti che non mi rappresentano più oppure che mi trasmettono emozioni negative;
- Oggetti che non hanno più alcuna valenza affettiva.
Ho cominciato ad utilizzare tutte le cose che avevo in dispensa prima di acquistarne altre, ho cominciato a dare peso agli oggetti che acquistavo quantificando il loro valore con il tempo che avrei dovuto lavorare per guadagnarmeli. Molto spesso ci troviamo carichi di lavoro a causa della strana abitudine che abbiamo di comprare cose che poco hanno a che fare con la felicità.
E’ stato inevitabile ottenere un notevole risparmio di denaro e tempo derivante da questa pratica. Ma risparmiare, non significa privarsi delle cose, ma avere solo quelle che contano davvero. Meno cose e più tempo, più vita, per noi stessi, per i nostri cari, per le nostre passioni, per il nostro star bene.
Il decluttering rende la vita più leggera, sia in senso fisico che mentale.
Il decluttering vi permetterà di vivere meglio.
Vi saluto con una frase che lo letto qualche giorno fa nel libro “Il monaco che amava i Gatti” che mi ha ricordato quanto sia benefico “far spazio”, per imparare a vivere in maniera più autentica ed essenziale, circondati solo da ciò che ci serve davvero.
Nel vuoto, hai lo spazio per riempirti
Nel non avere, hai te stesso per essere